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Castelli di Scozia

Castelli in Scozia

I castelli di Scozia sono oltre 3000 sparsi dalle Lowlands alle Highlands, dalle grandi città alle isole del Nord (Orcadi e Shetland). Diversi per dimensione e caratteristiche i castelli di Scozia hanno ed hanno avuto scopi differenti :  abitazioni reali o di nobili,   grandi avamposti militari o anche fattorie fortificate. Della maggior parte di questi castelli rimangono oggi solo delle rovine. Di altri se ne conosce l’esistenza solo attraverso documenti storici, molti fortunatamente sono ancora in perfetto stato e visitabili , alcuni  castelli di Scozia sono alberghi altri sono residenze private.

 

Castello di Edimburgo

Impossibile non vederlo perché il castello di Edimburgo domina la città e le zone circostanti.   Composto da vari edifici costruiti in epoche differenti è ricco di storia, qui nacquero il primo Re della Gran Bretagna unificata, Giacomo I, e Maria Stuarda.

All’interno del Castello, nella Stanza della Corona,  sono conservate le Regalia Reali  di Scozia (corona, scettro e spada), dono di Papa Giulio II e di Papa Alessandro VI).

 

Castello di Balmoral

Il castello di Balmoral si trova in Scozia nell’ Aberdeenshire . Fu acquistato dal re Robert II nel XIV secolo  che lo destinò a  residenza di caccia;   qui vi fu incoronato Re Giorgio IV nella prima metà dell’800. Dal  1848 quando la regina Vittoria e  suo marito  principe  Alberto, decisero di trascorrervi il periodo estivo è residenza reale estiva, infatti ancora oggi la Regina Elisabetta e la famiglia reale trascorrono qui gran parte dell’estate. Fu la Regina Vittoria che nella seconda metà dell’800 fece eseguire una serie di lavori di ampliamento. La proprietà del Castello di Balmoral è enorme ed occupa attualmente  circa 260 chilometri quadrati.  

E’ possibile effettuare la  visita di Balmoral ma solo in alcuni periodi dell’anno sempre quando la famiglia reale non vi risieda, quindi non in agosto.

 

Castello di Glamis

E’ un castello fiabesco ed incantevole ed anche “misterioso” , uno dei castelli assolutamente da vedere se andate in Scozia, ricco di leggende di fantasmi, streghe, fate.  Il castello in origine risale probabilmente all’anno mille. Ma quello che si vede ai nostri giorni è della fine del XVII secolo.  La regina madre  Elisabetta,  madre dell’attuale regina, nacque in Scozia e trascorse qui  la sua infanzia a Glamis Castle.  Tra le tante storie e leggende che rendono Glamis tanto popolare,  citiamo quella che narra come il conte Patrick di Strathmore, qualche secolo fa, avesse rinchiuso in una misteriosa stanza segreta un suo figlio malato e deforme.  Agli inizi del Novecento un discendente del conte  decise di trovare la stanza segreta ed organizzò una festa durante la quale  gli ospiti girarono tutto il castello , appendendo a ciascuna finestra un lenzuolo bianco. Quando ebbero finito si ritrovarono  tutti in giardino e, con stupore constatarono   che  7  finestre  erano prive del lenzuolo.

A quel punto provarono ad  individuare le stanze corrispondenti ma ogni tentativo fu senza successo ed ancora oggi quelle stanze sono misteriose……..

Glamis Castle si trova a Forfar, Angus,  Tayside

info +44 01307 840393

 

Castello di Urquhart

Il castello di Urquhart è situato In magnifica posizione panoramica sulle rive orientali lungo le rive del il più famoso lago di Scozia il  Loch Ness  tra  tra Fort William e Inverness  nelle vicinanze del villaggio di Drumnadrochit,  nelle Highlands

Il castello di Urquhart è antichissimo anche se non si sa con precisione quando venne fatto edificare, di certo era già esistente alla fine del XII secolo .  Il castello di Urquhart venne fatto  esplodere nel 1692 per  evitare di cederlo ai giacobiti

Il castello il Urquhart  è ora  proprietà del National Trust for Scotland.

 

Castello e giardini di Drum

 Il castello di Drum si trova nei Grampian, (Drumoak, Banchory, Aberdeenshire) , è probabilmente uno degli edifici medievali meglio conservati, anche se una gran parte del complesso visibile è stata aggiunto in epoca successiva , inclusa la bella cappella del ‘500.  Il castello di Drum  che ha anche bellissimi giardini  è stato di proprietà della famiglia Irvine da metà del XIV secolo fino agli anni ’70 .

Da non perdere  il Giardino delle Rose Storiche, dove fioriscono specie di rose provenienti da tutto il mondo.

Tel  +44 1330 81 12 04 – email drum@nts.org.uk

 

Castello di Dunnotar

Dunnotar Castle, Stonehaven, Scotland

il castello di Dunnotar, risale al IX secolo e si trova in posizione suggestiva, abbarbicato  su una scogliera a picco sul mare  vicino a  Stoneheaven   il regista Franco Zeffirelli   ha girato qui  alcune scene   dell’Amleto di Shakespeare con Mel Gibson.

 

Castello di Dunrobin

Dunrobin Castle, Dunrobin, , Golspie, Sutherland KW10 6SF

Lo splendido castello di Dunrobin è una si trova nella regione delle  Highland  nel nord della Scozia e risale al XV secolo . Questo imponente castello è il più grande edificio del nord con poco meno di 200 stanze ed uno dei castelli più antichi ancora abitati  e nel corso della sua lunga storia è stato utilizzato come ospedale  nel corso della prima guerra mondiale  e, negli anni ’60 / ’70 come collegio per ragazzi. Il museo di Dunrobin Castle  include mobili, dipinti, oggetti d’antiquariato ed altre testimonianze storiche. Una curiosa  leggenda racconta che il crudele conte di Sutherland rapì una fanciulla e la rinchiuse nel castello; la ragazza cerco di fuggire calandosi dalla finestra con una corda  il conte, però fece tagliare la corda e la fanciulla morì La leggenda sostiene che da allora   il fantasma di un uomo si aggira  nel luogo in cui   la ragazza precipitò.

Info +44 01408 633177 – e-mail: info@dunrobincastle.net

 

Castello di Eilean Donan

 Eilean Donan è uno dei castelli di Scozia più conosciuti anche  grazie alla sua inclusione in alcune scene del celebre film ‘Highlander’.

L’isolotto di Eilean Donan nel suggestivo Loch Alsh è collegato alla terraferma da un ponte in pietra (secondo il livello delle maree) la costruzione originale risale alla prima metà del XIII secolo ad opera dei MacKenzie   passo nel XVI secolo ai MacRae . Nel ‘700 andò distrutto per mano dei    Giacobiti  Solo all’inizio del secolo scorso iniziarono i lavori durati circa un ventennio.    Le mura sono spesse più di 4 metri.

 L’ingresso conduce al cortile interno dove una scala in pietra porta all’interno della torre principale, nella Billeting Room, dotata di bel soffitto a volta e finemente arredata. Al piano superiore troviamo la Sala dei Banchetti con soffitto ligneo, un bel camino decorato con stemmi araldici e una collezione d’armi.  Qui possiamo ammirare alcune curiosità tra le quali : un frammento del Tartan appartenuto a Bonnie Prince Charlie,   una ciocca di capelli di James III, la spada di John MacRae e altre.

Il castello di Eilean Donan si trova a Dornie by Kyle of Lochalsh info +44 015 99 55 52 02

e-mail :  info@eileandonancastle.com

 

Castello di Inveraray

 Originariamente la fortezza di Inveraray risale alla prima parte del ‘400 quando la famiglia dei Duchi di Argyll (Clan Campbell ) si trasferì ad Inveraray, la costruzione attuale risale però alla seconda metà del ‘700 . Vi si possono visionare le  collezione di armature, arazzi francesi,  mobili scozzesi ed europei, e svariate  opere d’arte    info +44 01499 302203

 

Castello di Stirling

L’imponente castello di Stirling si trova al centro della cittadina di Stirling ed era un tempo la dimora reale scozzese. In questo castello la Regina Maria di Scozia fu incoronata nel 1543 . Il grande salone data alla fine del ‘400 ed è arricchito da sculture rinascimentali; la cappella reale fu costruita alla fine del ‘500 in occasione del battesimo del Principe Enrico.

info +44 01786 450000

 

Castle Fraser

Il castello di Fraser occupa una superficie di più  di un kmq di boschi e terreni nella splendida regione dell’Aberdeenshire nelle Highlands . Il castello risale al ‘400 circa e l’attuale costruzione fu iniziata nella seconda metà del ‘500 e terminate circa 80 anni dopo come abitazione della famiglia Fraser di Muchalls e restò di proprietà della famiglia fino all’inizio del secolo scorso quando l’ultima proprietaria, non avendo eredi , vendette il castello al Visconte Cowdray che restaurò il castello e ne fece una residenza di caccia. Nel 1976 venne donato al National Trust di Scozia che lo rende disponibile per le visite del pubblico nel periodo estivo da Pasqua  ad ottobre. Castle Fraser è stato utilizzato in anni recenti  per alcune scene del film “The Queen” con Helen Mirren.

 

Castello di Cawdor

 Il castello di Cawdor si trova a Nairn e risale alla fine del ‘300,  venne eretto come fortezza di difesa per la famiglia Cawdor ed ancora oggi è  la residenza privata della famiglia Cawdor. Questo castello è stato citato ricordato  da Shakespeare nel Macbeth  come luogo ameno e gradevole. E’ possibile visitarlo in alcuni periodi su prenotazione  ( tel. info +44 01667 404401)

 

Castello di Brodie

 Il castello di Brodie è una classica torre di difesa tra le verdi colline nella regione dei Grampian a pochi chilometri da Inverness (Forres Moray ) ; nella prima parte del XVII secolo andò parzialmente distrutto a causa di un incendio , nel corso del secolo successivo venne ristrutturato ed ampliato con  l’aggiunta di una biblioteca  e di atri  saloni.  (tel. +44  01309 641371

 

Castello di Craigievar

e’ delizioso con le sue torri e torrette, vecchio di quattro secoli e circondato da un magnifico parco con piante secolari ad Aldford (Aberdeenshire ) nella regione dei Grampiani. Apparteneva alla famiglia Forbes, ricchi commercianti che lo fece edificare e lo abitò fino al 1963 quando venne donato al National Trust for Scotland  E’ stato costruito all’inizio del ‘600 e delle quattro torri  cilindriche originarie  del suo muro di cinta solo uno è ancora presente. Questo castello è visitabile da maggio a settembre.

 

Castello di Fyvie

Il Castello di Fyvie  si trova a Fyvie nel Aberdeenshire ed e’ una splendida dimora baronale a cinque torri, con interni tradizionali e magnifici terreni e giardini circostanti.

Il castello è stato edificato in un primo tempo nel ‘200 , quindi nei secoli successivi in particolare, il castello attuale risale prevalentemente al XV e XVI secolo. Appartenuto a varie famiglie nel corso dei secoli venne venduto con tutto il suo contenuto al National Trust di Scozia negli anni ’80 dall’ultimo proprietario,  discendente di un industriale americano che lo aveva acquistato alla fine dell’800. Raccoglie collezioni di armature, armi e ritratti ed è visitabile in estate.

 

  

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LA STORIA DELLA SCOZIA

La Scozia iniziò ad essere abitata circa 6.000 anni fa da tribù di cacciatori provenienti dall’Inghilterra, dall’Irlanda e dall’Europa continentale, che introdussero nei secoli l’agricoltura, l’allevamento di bestiame, il commercio e una società strutturata. Poco è conosciuto delle antiche popolazioni, a parte il fatto che combatterono per respingere le legioni dell’esercito romano da queste terre, costringendo l’imperatore Adriano ad erigere nel II sec. d.C. una fortificazione lunga più di 100 Km (il vallo Adriano) a difesa della Britannia romana, segnando cosí il confine con la Caledonia, antico nome della Scozia.

Poco è conosciuto delle antiche popolazioni, a parte il fatto che combatterono per respingere le legioni dell’esercito romano da queste terre, costringendo l’imperatore Adriano ad erigere nel II sec. d.C. una fortificazione lunga più di 100 Km (il vallo Adriano) a difesa della Britannia romana, segnando cosí il confine con la Caledonia, antico nome della Scozia.

Intorno al VII sec. d.C. gli Scoti, i Piti e i Celti, denominati poi Bretoni, erano i principali gruppi che abitavano queste regioni, in continua lotta tra loro per l’egemonia. Dagli Scoti, che parlavano la lingua gaelica, evidentemente la Scozia prese il nome. Nell’843 Scoti e Piti si unirono dando vita ad un primo regno, che a partire dall’XI sec. si confrontò con la crescente potenza dei re normanni d’Inghilterra, in una forzata coesistenza lunga più di due secoli, che portò inevitabilmente alla lotta per l’indipendenza.

Verso l’indipendenza con William Wallace (1270-1305)

Nonostante le sporadiche ma cruenti insurrezioni degli abitanti delle Lowlands, il processo di integrazione con il sistema feudale anglo-normanno non si arrestò nel sud della Scozia, dando vita ad una società basata su potenti clan familiari. Nelle Highlands, invece, le cose andarono diversamente. Il leggendario eroe William Wallace nel 1297 sconfisse gli Inglesi nella battaglia di Stirling Bridge, ma dopo alcuni altri scontri Wallace fu tradito e catturato, per poi essere giustiziato in maniera atroce in terra inglese , diventando cosí l’eroe nazionale scozzese dell’indipendenza. La vicenda è stata resa celebre dal film di Mel Gibson “Braveheart”, vincitore di numerosi premi Oscar.

Robert the Bruce re di Scozia e la Dichiarazione d’Indipendenza (1320)

Un anno dopo la triste fine di Wallace, il passo decisivo verso l’indipendenza fu compiuto da Robert the Bruce, che si fece incoronare Re di Scozia. Robert portò avanti la guerra per l’Indipendenza, riuscendo finalmente, dopo alcuni insuccessi, a battere gli Inglesi nella battaglia di Bannockburn. Si arrivò cosí nel 1320 alla firma della prima Dichiarazione d’Indipendenza della Scozia nei confronti dell’Inghilterra e questo evento segnò una svolta nella storia scozzese. La Scozia, infatti, potè godere per secoli di una relativa autonomia, con una cultura urbana che si sviluppò nelle Lowlands e una cultura rurale e tradizionale che si mantenne nelle Highlands, dove ancora si parlava Gaelico.

Gli Stuart al potere

L’Inghilterra finalmente ratificò nel 1328 l’indipendenza della Scozia con il trattatto di Northampton, ma la morte di Re Robert I nell’anno seguente aprì una crisi di successione, cosa che si ripeterà più volte nel corso della storia scozzese. Gli Stuart ebbero la meglio e conquistarono il potere, anche se con il tempo tale dinastia si dimostrò inadatta a governare la Scozia. La politica degli Stuart fu caratterizzata dall’alleanza con la Francia, sulla base di accordi matrimoniali favoriti dalla comune professione della religione cattolica.

Con il sostegno politico dei Francesi, gli Stuart si posero in aperto contrasto con l’Inghilterra anglicana, subendo da questa pesanti sconfitti militari. Le ininterrotte conroversie monarchiche, unite alla strenua resistenza agli Inglesi, portarono continue tensioni politiche interne con estreme conseguenze, tanto che furono pochissimi i reali di Scozia a morire per cause naturali.

Mary Stuart (1542-1587)

La storia di Mary Stuart costituisce una delle pagine più note riguardanti l’alleanza tra Francia e Scozia. Mary partì giovanissima alla volta della Francia, destinata a diventarne la Regina. Alla morte del consorte, però, fu fatta rientrare in Scozia suo malgrado, al fine di contrastare con una sovrana cattolica l’ascesa al potere di Elizabeth I d’Inghilterra, sua cugina. Mary si dimostrò purtroppo incapace di comprendere le necessità dei propri sudditi e di governarli in maniera adeguata, commettendo errori diplomatici che pagò a caro prezzo. Il più grave fu quello di proporsi come legittima sovrana al posto di Elizabeth, per ordine della quale fu poi arrestata e decapitata dopo 20 anni di prigionia.

L’Act of Union (1707) e la perdita dell’indipendenza

Fu James VI, figlio di Mary Stuart, che paradossalmente riunì sotto la stessa corona i regni di Scozia e d’Inghilterra alla morte di Elizabeth I nel 1603, pur non sancendo in questo modo la fusione politica dei due Paesi. Successivamente James VII, figlio di James VI, venne destituito ed esiliato, diventando così l’ultimo sovrano cattolico a regnare. Come risposta a ciò nacque il “movimento giacobita”, che si proponeva la restaurazione del casato degli Stuart al trono di Scozia e Inghilterra.

Nonostante l’inestirpabile sentimento anti-inglese, gli Scozzesi accettarono l’unione di fatto con la corona inglese, arrivando a firmare nel 1707 l’Act of Union, con il quale la Scozia rinunciò in pratica alla sua indipendenza. Secondo tale accordo, infatti, la Scozia perse il suo Parlamento, in cambio di propri rappresentanti nel Parlamento inglese. Furono invece ottenute garanzie per il mantenimento del sistema giudiziario scozzese.

Successivamente, data la persistenza di focolai di ribellione giacobita, si tentò in più modi di sostituire, senza successo, gli Hannover d’Inghilterra con gli Stuart di Scozia. La causa giacobita trovò appoggio solo nelle regioni delle Highlands scozzesi, dove il principe Charles Edward Stuart (detto anche “Bonnie Prince Charlie”) raccolse un esercito per marciare contro l’Inghilterra, trovando però la sconfitta nella battaglia di Culodden nel 1746. In seguito a ciò, la autorità inglesi decisero di proibire a scopo preventivo gli eserciti privati, l’uso del kilt e la cornamusa, sancendo di fatto la scomparsa della tradizionale cultura delle Highlands e la rottura del sistema dei clan.

Verso la Scozia moderna

Grazie alla Rivoluzione Industriale, nel sud della Scozia si svilupparono ricche città, con un conseguente aumento della popolazione. La vita urbana diede impulso all’economia e alla cultura, determinando il rifiorire della letteratura scozzese e di tutte le altre attività intellettuali. In questo periodo, chiamato “Illuminismo scozzese”, aumentò incredibilmente il dislivello sociale tra ricchi e poveri. Lo spopolamento delle campagne, con conseguente sovraffollamento urbano, costrinse i non abbienti ad una vita di stenti, che ebbe la sua naturale evoluzione nel fenomeno dell’emigrazione di massa verso il Nord America e l’Australia.

L’industria continuò a svilupparsi e a prosperare fino alla prima guerra mondiale, ma la depressione degli anni ’30 gettò l’economia della Scozia in una crisi profonda che si trascinò per decenni, portando ad un generalizzato sentimento di insicurezza e precarietà. Fabbriche e cantieri navali chiusero e la disoccupazione aumentò in maniera esponenziale. Solo la città di Aberdeen, grazie al petrolio del Mare del Nord e ai giacimenti di gas rinvenuti negli anni’70, riuscì a mantenere la propria economia ad alti livelli.

La nascita del Parlamento scozzese (1999)

In questi decenni diffili, sempre più Scozzesi si unirono alla richiesta di indipendenza dal Governo inglese, rivendicando la necessità di un decentramento amministrativo. Chiamati ad esprimere la propria volontà nel referendum del 1997, gli Scozzesi votarono a favore di un parlamento decentralizzato. In seguito a ciò lo Scotland Act ha sancito nel 1998 la nascita del Parlamento monocamerale scozzese con sede a Edimburgo, composto da 129 membri.

Il Parlamento scozzese si è riunito per la prima volta il 12 Maggio 1999. Ogni potere non riservato al Parlamento britannico è diventato di competenza del Parlamento scozzese. Il Governo Inglese ha avviato negli ultimi anni un processo di devolution nei confronti della Scozia, che rimane ad ogni modo parte integrante del Regno Unito.

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E’ primavera!!

 

 

Sarà un volto chiaro.
S’apriranno le strade
sui colli di pini
e di pietra….
I fiori spruzzati
di colore alle fontane
occhieggeranno come
donne divertite:Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
(C.Pavese)

 
 
 
 
 

 

 

Batte la luna soavemente
di là dei vetri
sul mio vaso di primule:
senza vederla la penso
come una grande primula anch’essa
stupita
sola
nel prato azzurro del cielo.
(A.Pozzi)

 

 

                                                                                                 

 

Il vento portò da lontano
l’accenno di un canto primaverile,
chissà dove,lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide,cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.
(A.Blok.Poesia russa del’900)

 

 

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ESSERE MAMMA …

La parola più bella
sulle labbra del genere umano è "
Madre",
e la più bella invocazione è "Madre mia".
E’ la fonte dell’
amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre.

Kahlil Gibran

 
 

 

 

Il bambino chiama la mamma e domanda:
"Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto?"
La mamma ascolta, piange e sorride mentre
stringe al petto il suo bambino.
"Eri un desiderio dentro al cuore."

Tagore

 

 

Mamma ho sognato che bussavi alla mia porta
E un po’ smarrita ti toglievi i tuoi occhiali
Ma per vedermi meglio e per la prima volta
Sentivo che sentivi che non siamo uguali
Ed abbracciandomi ti sei meravigliata
Che fossi così triste e non trovassi pace
Da quanto tempo non ti avevo più abbracciata
E in quel silenzio ho detto piano… mi dispiace!
Però è bastato quel rumore per svegliarmi
Per farmi piangere e per farmi ritornare
Alla mia infanzia a tutti quei perduti giorni
Dove d’estate il cielo diventava mare
Ed io con le mie vecchie bambole ascoltavo
Le fiabe che tu raccontavi a bassa voce
E quando tra le tue braccia io mi addormentavo
Senza sapere ancora di essere felice.

Ma a sedici anni io però sono cambiata
E com’ero veramente adesso mi vedevo
E mi senti ad un tratto sola e disperata
Perché non ero più la figlia che volevo
Ed è finita li la nostra confidenza
Quel piccolo parlare che era un grande aiuto
Io mi nascosi in una gelida impazienza
E tu avrai rimpianto il figlio che non hai avuto.
Ormai passavo tutto il tempo fuori casa
Non sopportavo le tue prediche per nulla
E incominciai a diventare anche gelosa
Perché eri grande irraggiungibile e più bella
Mi regalai così ad un sogno di passaggio
Buttai il mio cuore in mare dentro una bottiglia
E persi la memoria mancando di coraggio
Perché mi vergognavo di essere tua figlia!

Ma tu non bussi alla mia porta e inutilmente
Ho fatto un sogno che non posso realizzare
Perché ho il pensiero troppo pieno del mio niente
Perché l’orgoglio non mi vuole perdonare
Poi se bussassi alla mia porta per davvero
Non riuscirei nemmeno a dirti una parola
Mi parleresti col tuo sguardo un po’ severo
Ed io mi sentirei un’altra volta sola.
Perciò ti ho scritto questa lettera confusa
Per ritrovare almeno in me un po’ di pace
E non per chiederti tardivamente scusa
Ma per riuscire a dirti mamma… mi dispiace!
Non è più vero che di te io mi vergogno
E la mia anima lo sento ti assomiglia
Aspetterò pazientemente un altro sogno.
Ti voglio bene mamma… scrivimi… tua figlia.

LAURA PAUSINI.

 

 



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IL MONDO VISTO CON AMORE

TI AMO IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO!!!!!
 
 
 
VORREI ESSERE UNA FATINA PER RENDERE IL MONDO MAGICO!!!
 
 
 
 
 
ANCHE GLI ANIMALI CON LO SGUARDO DANNO AMORE E MOLTO PIU’ DEGLI UOMINI, C’E’ DA IMPARARE…
 
 
 
 
 
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IL CASTELLO DI GLAMIS

 
 
UN ANNO FA SONO ANDATA IN SCOZIA
UN POSTO MERAVIGLIOSO,
SONO RIMASTA STUPITA SOPRATTUTTO
DAL "CASTELLO DI GLAMIS" …
HA VARIE STORIE
SI DICE CHE E’
IL CASTELLO PIU’ INFESTATO DAI FANTASMI
DEL REGNO UNITO,
SONO QUI PER RACCONTARVI
ALCUNE DELLE LEGGENDE CHE SI TRAMANDO….
 
 
LA STORIA…
 

Il castello di Glamis si trova a Tayside in Scozia. Esso è senza ombra di dubbio,

assieme a Borley Rectory, che però oggi non esiste più, una delle dimore infestate

più famose di tutto il Regno Unito.

A questa principesca residenza è legato il sinistro e macabro "segreto degli Strathmore",

la nobile famiglia inglese che fin dal XVI secolo ha abitato le sue stanze.

Ma ancor prima che la maledizione degli Strathmore rendesse il castello

un luogo tenebroso ed infero, il suo nome già era legato a terribili

e drammatiche disgrazie.

Secondo una leggenda, quando ancora il castello non era stato costruito,

nel X secolo, esattamente sul luogo in cui sorgerà più tardi,

Macbeth uccise suo cugino il re di Scozia, Duncan I. A dire il vero però

gli storici ritengono che l’omicidio, raccontato peraltro anche da Shakespeare,

fosse avvenuto un pò più a nord, presso Elgin. Dopo poco, nel 1034,

un altro re di Scozia, Malcom II, fu tagliato a pezzi da un gruppo di ribelli

all’interno del castello. Il suo sangue formò sul pavimento una enorme

macchia che non si riuscì mai a cancella e che ancora oggi è perfettamente

visibile (la vicenda della macchia di sangue ispirò probabilmente

Oscar Wilde per il suo spassoso Fantasma di Canterville, in cui egli narra un episodio simile).

Molti però ritengono che l’origine delle numerose morti legate al castello

sia da far risalire a Sir John Lyon che, nel 1372, acquistò il castello di Glamis.

Nella sua dimora precedente, il palazzo Forteviot, vi era un calice che,

secondo la leggenda, non doveva assolutamente essere spostato dal luogo

in cui era conservato, pena terribili disgrazie che si sarebbero abbattute

senza pietà sulla stirpe di colui che avrebbe osato fare una cosa simile.

Sir John, incurante di questa stupida diceria, portò il calice nella sua nuova residenza.

Da allora, per generazioni e generazioni, tra gli abitanti di Glamis

si verificarono misteriose ed orribili morti. Ad iniziare proprio da sir John, che,

undici anni dopo essersi trasferito a Glamis, morì in un duello.

Nel XVI secolo fu la volta di Lady Campbell, la moglie del sesto conte di Glamis.

Sospettata d’aver tentato di avvelenare re Giacomo V, marchiata dell’accusa di

stregoneria, trascorse gli ultimi anni della sua vita nelle segrete

di una prigione sotterranea, prima di morire sul rogo, davanti al castello di Edimburgo.

Si dice che dopo il supplizio abbia fatto ritorno a Glamis, in veste di spettro,

e che disturbi la calma del maniero dondolandosi in una vampa di fuoco,

proprio sopra l’orologio della torre.

 

LA STANZA SEGRETA DEL CASTELLO …

Nel XVII secolo il castello di Glamis fu ereditato dal conte Patrick Strathmore,

che la storia e la leggenda vogliono essere un individuo violento e di costumi dissoluti,

 divorato dal gioco ed eternamente ubriaco. Su di lui circolavano due sinistre leggende.

Si diceva infatti che avesse rinchiuso in una stanza segreta un suo figlio nato deforme,

verso il 1800.

Egli era una creatura deforme, senza collo e con braccia e gambe rattrappite,

dotata però di una forza straordinaria. Per tenerlo lontano dagli sguardi dei curiosi,

venne rinchiuso in una camera speciale, con una serratura massiccia.

Fino ad oggi la camera segreta non è stata ancora ritrovata.

A giurare sulla sua esistenza fu, però, addirittura Peter Underwood,

uno dei più famosi Ghost Hunters (cacciatori di fantasmi) del Regno Unito,

autore tra l’altro di un opera fondamentale per tutti gli appassionati di ectoplasmi,

una vera e propria guida ai fantasmi britannici.

Underwood riteneva infatti che la stanza segreta fosse stata costruita attorno al 1684

e che qui il mostro di Glamis fosse stato rinchiuso fino alla data della sua morte,

nel 1921 (dunque ultracentenario!!).

La stanza segreta e lord Patrick, però, come già detto,

sono legati ad un’altra orribile leggenda. Si racconta che Patrick, accanito giocatore,

abbia perso la sua anima giocando a carte con il Diavolo.

Tale partita sarebbe avvenuta per l’appunto nella stanza segreta. Ancora si dice che il conte

rinchiudesse i suoi nemici nella stanza segreta, lasciandoli morire di fame.

I disgraziati, spinti dalla disperazione non solo iniziarono a mangiarsi l’uno con l’altro,

ma arrivarono al punto di strapparsi a morsi dei pezzi di carne dalle proprie braccia.

A conferma di questa tradizione due fantasmi, un negro ed un bianco, che subirono

appunto questa atroce sorte, si aggirerebbero ogni tanto nei pressi del castello.

Agli inizi del Novecento il XIV conte Strathmore organizzò nel castello una festa,

durante la quale egli pensò di organizzare una ricerca della stanza segreta.

Allora gli ospiti girarono per tutte le stanze, appendendo a ciascuna

finestra un lenzuolo bianco. Dopo che ebbero finito, si ritrovarono tutti nel giardino e,

con loro grande stupore, si accorsero che ben sette finestre erano senza lenzuolo.

Si cercò a quel punto di individuare le stanze corrispondenti,

ma ogni ricerca fu totalmente vana. A prendere sul serio questo racconto,

sembrerebbe dunque, non solo che la stanza segreta esista,

ma anche che ce ne sia più di una.

La stanza segreta interessò anche Walter Scott.

Lo scrittore scozzese nottetempo si recò, allo scopo di trovare la stanza

in cui lord Strathmore e il Diavolo avevano giocato a carte,

nella cripta della torre. Accompagnato da un valletto

che faceva luce con la torcia attraversò un corridoio,

le cui pareti erano piene di muffa e trasudavano umidità,

in mezzo allo squittire costante dei topi.

All’improvviso vide una luce brillare e di fronte a lui comparvero due nobili,

uno dei quali doveva essere proprio Patrick,

che seduti attorno ad un tavolo giocavano accanitamente a dadi, imprecavano,

bevevano e maledicevano Dio. Ad un tratto il demonio, attirato dalle bestemmie,

apparve nella stanza.

Il Diavolo costrinse i due nobili a giocare per tutta l’eternità.

Ancora oggi qualcuno dice di aver sentito provenire da qualche

parte del castello un chiaro rumore di dadi che scivolano sul tavolo.

 

SIETE RIMASTI MERAVIGLIATI BEH!

PENSATE IO CHE CI SONO STATA DI PERSONA,

PERO’ DEVO DIRE LA VERITA’ NE SONO RIMASTA AFFASCINATA,

MI PIACCIONO MOLTO QUESTE COSE….

… CONTINUA 

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Love song

 
HO BISOGNO DI VEDERTI,
DI VEDERTI E DI TOCCARTI,
NO NON HAI CAPITO,
NON HO DETTO DI SPOGLIARTI…
IO TI VOGLIO ADESSO
ANCHE SOLO PER UN MOMENTO!!!!
 
 
 
 
 
CON LE MANI AMORE
PER LE MANI TI PRENDERO’
E SENZA DIRE PAROLE NEL MIO CUORE
TI PORTERO’
E NON AVRO’ PAURA SE NON SARO’ BELLA
COME DICI TU
MA VOLEREMO IN CIELO IN CARNE E OSSA
NON TORNEREMO PIU’!!!!!!!
 
 
 
 
 
e’ tutto quello che vorrei…e’ lei
che riempie tutti i giorni miei…e’ lei
che sogno tante verità…e’ lei
che sola da’ felicità…e per lei
finché vivrò non avrò no, e l’amerò’!!!!!

 
 
 
 
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DI TUTTO UN PO’…

 
 
 
 
 
                                                                                        
 
 
 
 
 
 
                                                                                                                                          
 
 
 
 
 
                                                                                   
 
 
 
 
 
 
 
Quelle parole…scritte nello specchio del cielo
senza vergogna, senza nessuna paura,
un inchiostro amaro che vorrei cancellare,
ma nulla lo permette…le stelle sembrano parlare di te
e io ascolto il loro canto…Notti passate a pensare,
a piangere per un amore impossibile.
I tuoi occhi stanotte guardano ancora il cielo…
lo sbattere di due ali riaccende una speranza…
Un angelo splendido arriva al mio fianco
e quando mi ritrovo nei suoi occhi, nei tuoi occhi
capisco che le parole sono finite. Sono parole a lungo custodite
vorrei farle scendere ad una ad una con delle lacrime
ma sono imprigionate nel mio cuore
E’ la dura realtà che non può cambiare e solo e triste
mi ritrovo avvolto da queste gelide coperte
mentre l’unico conforto sono le note di una canzone
che parla di un amore puro, sincero
ma mai troppo impossibile per nascere!

Tempo che aspetta te e nessun altro, dolce tempo, impaziente tempo.
Tempo che aspetta il tuo sorriso, la tua voce…tempo di ascoltarti.
Tempo di tenerti qui, con me, tempo di amarti.
Tempo di posare le mie mani sul tuo cuore, tempo di svegliarti.
Tempo di lasciarti andare e poi ritrovarti,tempo di capirti e poi desiderarti.
Tempo troppo tempo prima di ascoltare le tue parole, tempo poco tempo per lasciarle arrivare al mio cuore.
Tempo che vola e che mi lasci in attesa…
tempo niente altro che il tempo..
di aspettarti.

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RITORNO ALLA REALTA’….

CIAO A TUTTI FINALMENTE AGGIORNO IL MIO BLOG! SONO STATA VIA PER LE VACANZE
ANCHE SE DAL 2/09/2008 HO RIPRESO A LAVORARE.
QUEST’ESTATE SONO ANDATA IN IRLANDA IN TOUR CON PULMAN MI SONO DIVERTITA,
MOLTISSIMO, DEI POSTI MERAVIGLIOSI !!!!!!!!!
SEMBRAVA DI STARE IN UN ALTRA DIMENSIONE!!!!!
CERTO QUANDO SONO TORNATA E’ STATO UN TRAUMA E TUTT’ORA ANCORA….
CHE PALLE!!!! SI RITORNA ALLA VITA DI SEMPRE… E VA BEH!!! UN BACIONE A TUTTI!!!!
 
 
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